Roberto Marcello Iras Baldessari ^©  

(Innsbruck, 1894 - Roma, 1965)

Certificato di Archiviazione dell'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Roberto Marcello Baldessarri a cura di Maurizio Scudiero, con foto ed Archivio n° B18-80.

Negli anni 1917-18, come ci confermano altri lavori di questo tenore e su questo soggetto, Baldessari guarda con insistenza a Picasso, e realizza di conseguenza alcune opere di clima “futur-cubista”. E se il fatto in se, oggi, può sembrare ‘normale’, bisogna tenere conto che la conoscenza dell’opera di Picasso in Italia data solo alla fine degli anni Quaranta. Baldessari, invece, grazie ai suoi contatti tedeschi (era correntemente bilingue ,essendo nato ad Innsbrück) era al corrente in tempo reale degli svolgimenti delle avanguardie europee. L’opera è ascrivibile a Baldessari sia per la sua tipica pennellata punteggiata, riscontrabile sul lenzuolo bianco, sia per l’uso delle linee-forza Boccioniane ed infine sia per la presenza (come in altre sue opere) del violino, suo strumento preferito. Per quanto attiene alla datazione, la pastosità del colore lo avvicina appunto alle opere del 1918.