condizioni: buono stato con segni di uso tradizionale.
Origine: Mossi – Burkina Faso.
Il popolo Mossi del Burkina Faso ha una storia ricca e complessa rispecchiata dai diversi tipi e stili di statuette e maschere che crea. Le sue origini risalgono al XVI secolo, quando un folto gruppo di cavalieri provenienti da quello che è attualmente il Ghana settentrionale salirono a nord nella valle del fiume Volta e sottomisero i contadini locali. I discendenti dei conquistatori a cavallo diventarono la classe dominante e la loro arte politica prese la forma di statuette reali che sancivano la loro autorità. I discendenti dei contadini sottomessi divennero invece la classe religiosa e iniziarono a realizzare maschere per rappresentare gli spiriti della natura. La molteplicità stilistica di quest’arte rispecchiale varie etnie geograficamente distinte che furono sottomesse nell’anno 1500 e divennero infine i Mossi che conosciamo oggi. A differenza di altri popoli dell’Africa occidentale, i Mossi non si sono convertiti in maggioranza all’Islam, e quindi continuano a creare arte come facevano i loro antenati centinaia di anni fa. (C.Roy)
Nella regione di Boulsa vengono utilizzati tre tipi di maschere. Sono raggruppati sotto il nome "gur-wando", le maschere di legno ed i costumi sono tuttavia diversi. Le maschere "wan-zega" (maschera rossa) sono le più comuni. Queste sono le maschere più grandi, indossate dagli adulti. La parte visibile della maschera lignea è molto limitata: il palo che sovrasta la maschera è ricoperto da spessi strati di lunghe fibre rosse, su cui è appeso un pesante sacco contenente medicine tradizionali, che volteggia intorno alla maschera durante le danze.